NEUROSpritz conference 19 giugno 2025 alle Industrie Fluviali
- NEUROSpritz
- 1 giorno fa
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In ogni evento, per la verità, accade sempre qualcosa di magico o, per lo meno, questi sono i feedback dei partecipanti.
Fare qualcosa di “più magico” rischiava di essere una faticosa e spietata maratona del neurone.
E allora, vediamo se ci siamo riusciti… Intanto la location ha assecondato tutte le nostre intenzioni: ampia sala per la parte congressuale, ma anche un’amorevole area bar per lo spritz, che si elevava a notte da estate romana per chi avesse deciso di godersi la terrazza.
Alla fine, tutti hanno trovato una collocazione e la cosa più bella è vedere un pubblico giovane e interessato al fianco di uno maturo ma parimenti coinvolto. Ci voleva la determinazione di Vincenza Ferrara per rompere il ghiaccio e far capire come sarebbe andata la serata.
Vediamo infatti ai convegni un trionfo di disattenti o un esercito di giocatori di Candy Crush…

Scrutare invece fin da subito attenzione e ingaggio al NEUROSpritz dà la misura di quanto il lavoro di divulgazione stia funzionando… e qui scatta il primo grazie al pubblico per il premio al nostro impegno e anche alla loro capacità di immergersi magnificamente in questa dimensione.
Insomma. Il Visual Thinking Startegies della Prof Vincenza è sempre un tema che prende tante pieghe e si insinua negli interessi di molti. Non di meno, ormai per l’acclamatissimo Prof. Barni da Prato che ci ha deliziato con le illusioni del cervello, proiettato verso la prossima stagione per l’ambizioso progetto di portare il NEUROSpritz nelle scuole.

E se questa fase l’avevamo pensata come un neuroriscaldamento, il pubblico è arrivato caldissimo ai due speech originali, in anteprima mondiale proprio su questo palco. Il primo, una vera provocazione... ma era ora che qualcuno ne parlasse: il Leonardo Da Vinci di Marco Catani era un genio distratto, rammaricato dal non riuscire a portare a termine le cose anche quelle più importanti. Le dimostrazioni scientifiche solo li a dimostrarlo accompagnate dalle conoscenze più moderne nel campo neuroscientifico: alla fine, il prof. Catani ci ha lasciati senza dubbio sconcertati, ora più consapevoli della sua genialità forse anche figlia di qualche disturbo….

Poteva mancare a quel punto la parte neuroEMOZIONALE? Ecco dunque salire sulle ali della sua libertà di cura il prof. Brogna che è riuscito a spiegare che un sapere enciclopedico, una competenza sconfinata e una bravura eccelsa non sono sufficienti se l’attenzione al paziente viene trascurata. Dovremmo effettivamente clonare tanti Brogna per mandarli a cercare proseliti nelle schiere degli specializzandi che non sempre si ispirano a questi modelli.
Insomma, grazie ai nostri speaker molto amati.
E grazie al nostro musicista Marco Infanti che ha rinforzato artisticamente il gruppo di volontari e creato un sottofondo di accompagno molto apprezzato.
Grazie al collante della nostra presentatrice Francesca Romana D’Angelo che, da brava psicologa, ha saputo cogliere le vibrazioni della sala.
E per il resto? Bè tutti a brindare, a fare network, tanti incontri e tanti ritrovamenti, ci piacerebbe che tutti quelli che non si girano dall’altra parte (nella ricerca) si ritrovassero davanti alle nostre magliette a raccontarsi a vicenda le storie di successo.

E infine vogliamo parlare del fantastico gruppo dell'accoglienza, le fresche e coinvolgenti Giorgia, Beatrice e Gae?
E della forza delle Industrie Fluviali che ha fatto girare tutto alla perfezione e non finiremo mai di ringraziare?
Questa serata non la dimentichiamo, come la prima del NEUROSpritz nel lontano gennaio 2017, come il giorno della primo Grant dato a giovani ricercatori, al giorno che avemmo come ospite il grande Rizzolatti. E non è stato un sogno.
Grazie NEUROSpritz.
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