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BELLE TESTE Day




L’abbiamo sognato 8 anni fa. L’abbiamo provato in varie modalità: prima degli eventi, facendo serate sperimentali e lo scorso anno. Ma ieri ha preso la forma perfetta, come e meglio di come lo abbiamo sempre desiderato: un luogo dove tutti, esperti e non, scettici e appassionati, curiosi e titubanti, potessero toccare le neuroscienze e conoscere un po' meglio il funzionamento del proprio cervello.

Una parte del team del 12 aprile
Una parte del team del 12 aprile

E’ successo ancora una volta al Mercato Centrale, che ci ha dato la possibilità di sfruttare la magnifica location e mettere in scena tutto il nostro potenziale. E magicamente, abbiamo visto affacciarsi da una nuvola, Paul Ekman, colui che ha codificato le Emozioni in quel della Papua nuova Guinea, mentre stimolavamo i partecipanti con filmati e foto per attivare l’amigdala e d’intorni. Abbiamo visto gli inventori dell’indicatore della Riserva Cognitiva orgogliosi del lavoro delle nostre psicologhe, che hanno reso consapevoli di un aspetto sempre troppo trascurato nell’arco della vita.

E i mostri sacri della nostra formazione neuroscientifica, Luria, Sacks, la Montalcini, Ramòn Cajal, Broca e Wernicke, Kandel, Hebb tutti seduti in un angolo nascosti a godersi le persone mentre dipingevano con la realtà virtuale (NEUROArtifact) e scimmioni neri passare inosservati perché tutti erano troppo concentrati a contare le persone vestite di bianco (Attenzione Selettiva). Ci siamo misurati quanto fossimo Golden Face sperando di superare la fatidica misura del 9,5 per vincere il titolo di Miss Aureo o Mister Aureo. E ci siamo persi nei racconti sconfinati della realtà che non è quella che appare, un capannello che si è popolato sempre di più e qualcuno dice di aver visto il caro vecchio Sigmund che annuiva alla carrellata di immagini dai significati incerti per il nostro cervello. E poi di corsa ad affrontare il meno neuroscientifico degli esperimenti, i tarocchi del Sexpositive, dove tuttavia ha vinto il messaggio che di sesso si può parlare anche fuori dalla camera da letto, come spiegato dal nostro vate Filippo Maria Nimbi.

E poi tutti insieme agli speech, la mattina con Tullio Barni e il pomeriggio con Marco Iosa e le sue rivelazioni sul Tecnobrain.

senza respiro, ognuno con il proprio foglietto a segnare punteggi, a prenotare i test ai banchini, a votare “le posizioni dell’amore” (fra poco i risultati appariranno sulle pagine social di neurospritz4ever), anche a goderci le prelibatezze del mercato centrale e formare tavoli eterogenei accomunati da questa irresistibile, improvvisa, irrefrenabile passione comune per le neuroscienze.

Grazie al Mercato Centrale e agli organizzatori.

Grazie alle donazioni che accorciano la strada verso la borsa di studio per l’atassia.

Grazie immenso a tutti i volontari: Agnese, Eleonora e Massimo all’accoglienza, Federico, Giovanna e Martina all’Emotion Detection, Alice F., Alice D., Francesca Romana e Sandra alla Riserva Cognitiva, Tullio alla narrativa della “Realtà non è quella che appare”, Gugliemo al Golden Face, Claudia all’Attenzione Selettiva e ai tarocchi, Marco e Giovanni al Neuroartifact e ultima ma non ultima l’onnipresente Carolina. Senza di voi questa magia non avrebbe preso forma.

 

 
 
 

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