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Linguaggio e Cervello

Ieri sera sembrava che tutto avesse deciso di non funzionare.

Mentre i tecnici davano l’anima per domare un “archetto” ribelle e un “megascreen” anarchico, le slide si sparpagliavano come gli Shangai quando tiri i bastoncini la prima volta.

E sì perché quando tocchi certi temi, il contesto si ribella. Accostare pericolosamente l’Intelligenza Artificiale al Cervello Umano è una sfida che avrebbe dovuto evocare presagi caotici e inspiegabili.

Alla fine, tutto si è risolto e con un po' di ritardo, l’aereo neurospritziano è decollato, stavolta in diretta Facebook. La sempre più brillante presentatrice Francesca Romana D’Angelo ha fatto capire che al NEUROSpritz non si viene solo ad ascoltare ma anche a dare un contributo che eleva gli speech e stimola gli speaker. Tanto più se hai a disposizione il tris d’assi, come lo ha definito lei, fatto da persone che nel futuro ci sono davvero. Ma andiamoli a vedere. La prima dissolvenza in entrata è stata per Christian Brogna, insignito dell’onorificenza di “più grande neurochirurgo del NEUROSpritz” (quando lui lo è realmente in circolazione nel suo dominio), ha scaldato gli animi con un racconto di una prof che prima di essere operata al cervello chiedeva di preservare le sue aree del linguaggio. E Brogna ci ha spiegato che magari bastassero le aree di Broca e Wernicke. Sempre lui ha introdotto il duello rusticano, annunciando un confronto serrato che avrebbe tenuto in tensione il pubblico per tutta la serata, senza esclusioni di colpi …informativi.

Il primo assalto lo ha dato Marco Catani che partendo dalle teorie evolutive del cervello umano ci ha presi per mano e guidati in un ambito dove la sfida IA vs Cervello Umano si è inasprita. Massimo D’Angelo ha fatto capire che non erano gli 8mila anni di evoluzione del linguaggio umano che avrebbero spaventato quello dell’IA. Catani ha percorso tutto il viaggio di un bambino che cresce dai primi mesi di vita fino all’età adulta per descrivere come evolve in lui il linguaggio e la relazione che può avere con gli agenti informativi.

A quel punto, il pubblico non si è fatto pregare, un profluvio di domande ha travolto la scaletta, ha gratificato il pensiero riflessivo degli stessi speaker. “L’IA è sotto attacco!!!”, ha gridato l’ammiraglio Catani, dove andrà a finire la nostra nave non lo sappiamo. Sappiamo solo che la maggior parte delle cose che può fare l’uomo le può fare una IA, basta che l’uomo le sappia definire… basta che l’uomo non sia fazioso.

Scenari apocalittici? Futuro distopico? Fiducia nella scienza? Indeterminatezza nell’uomo che saprà o no governare? Nessuno lo sa.

Per risolvere il problema abbiamo sgombrato l’arena dai duellanti e lasciato lo spazio ad una poliedrica attrice, al secolo Alex Elton, che ha sublimato l’importanza del linguaggio nelle arti teatrali, cinematografiche e di doppiaggio. Ma soprattutto ci ha reso partecipi di esercizi di scioglilingua, di dizione e di scene teatrali live con gli spettatori. Insomma, un viaggio nel viaggio durato troppo poco per raccontare tutto, ma sufficiente per portarci a casa la bellezza del tema.

Il NEUROSpritz ringrazia ancora una volta i padroni di casa del MERCATO CENTRALE DI ROMA per il supporto, la collaborazione e le possibilità di rendere reali eventi culturali e divulgativi così magici.

Vogliamo ringraziare una volta tanto la creator Bianca Fontana per i suoi mirabili segnalibri che generosamente dona all’associazione NEUROSpritz in onore di ogni evento.

Non ultimo il team del NEUROSpritz, primo fra tutti Guglielmo De Lio, ora alle iscrizioni, ora all’accoglienza, ora alla fotografia, dimostra che per rendere possibile una serata questi ruoli sono fondamentali.





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