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Evoluzione e Cervello

Volevamo parlare di evoluzione. Di come il nostro cervello è maturato in milioni di anni. E volevamo spaziare sul tema, convinti che il dibattito è sempre troppo superficiale quando si parla appunto di evoluzione. Insomma, anche il NEUROSpritz è stato costretto ad evolversi, consapevoli dell’impatto dell’AI potenziale mangiatutto. E tutto questo il nostro incredibile pubblico lo ha percepito in anticipo e si è presentato strabordante, incalzante, esigente in quel del Mercato Centrale, giovedì 27 febbraio.

Potevamo deluderlo?

Subito una scoppiettante Anna Borghi ha fatto decollare il razzo. La teoria sulla cognizione embodied e grounded, finalmente superata la metafora del panino in cui azione e percezione sono distinti dalla cognizione:  signori, circolarità percezione-azione, finalmente fuori dalle aule accademiche si parla  di circolarità tra percezione-azione, dove azione e interazione con l’ambiente fisico e sociale  sono fondamentali per apprendere. E’ una tempesta di spunti da portare a casa, da rivedere quando saremo in metro o in auto nel traffico, quando in fila alla posta galleggerà il ricordo dello stimolo: l’evoluzione del linguaggio dai gesti manuali alle parole fino ad arrivare agli LLM. E nel frattempo il pubblico si è scaldato, si perché al NEUROSpritz è difficile essere sempre passivi e i nostri speaker non vedono l’ora di rispondere a dubbi e richieste di chiarimenti, sfidando il nemico, il famelico orologio, che spinge il presentatore a scene da far west con i microfoni al posto delle pistole.

Passato il primo tsunami è arrivato un signore con un gesso al braccio con sopra serigrafata la data della serata. Naif direste voi. Ebbene, il suo excursus ampio come l’intera evoluzione dell’uomo ha illuminato il mercato centrale tutto. La sua danza e il suo accento toscano ci hanno ricordato un Benigni delle neuroscienze, illustrando vari modi per essere intelligenti, Nobel artificiali, chiavi che conferiscono significati alle cose e spiegano le malattie. Ci ha addirittura storditi appellandoci “cercatori di senso”. Nella sua metafora di Carbix per descrivere l’evoluzione basata sul carbonio contrapposta a quella di Silix, ovvero l’apprendimento delle macchine, ha racchiuso il senso del nostro viaggio evolutivo: per dare alla luce un bambino ci vuole una donna, per educarlo un intero villaggio.

Alla fine, sembrava di essere in una bottiglia di spumante agitata all’inverosimile. E allora il nostro unico e insostituibile Marco Iosa a sturare la champagnotte, chiedendo di collocare le date giuste alle grandi scoperte, alle invenzioni epocali e ai teoremi rivoluzionari. Stavolta, solo donne sul palco hanno accompagnato la nostra evoluzione con una performance fenomenale che ha concluso la serata, prima del selfie di rito.

Non ci rimane che aspettare il 27 marzo per il nuovo evento, Sesso e Cervello, tanto atteso da tutto il popolo NEUROSpritziano.




 

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