top of page
Recent Posts

La domenica delle neuroscienze

Domenica mattina giornata calda e voglia di sole e di mare dopo tanti fine settimana grigi e piovosi. Eppure tutto era stato preparato al dettaglio anche gli aspetti più minuziosi erano stati affrontati e risolti.

Poster immensi agli ingressi, cavalierini sulle postazioni, volantini descrittivi e di ausilio. Anche i proverbiali segnalibri erano pronti. Il grande schermo, i monitor, i tablet, i 5 portatili, le liste d'attesa. Tutto pronto. Ma il dubbio era da mezzogiorno di fuoco: gli esperimenti di neuroscienze vinceranno sul bagno di sole e sale?

Al via (alle 10 circa) è stato tutto subito chiaro. Centinaia di persone hanno dimostrato di essere affascinate dal nostro cervello, dalle sue meraviglie, hanno provato a penetrare nei suoi segreti cimentandosi negli esperimenti proposti dagli eroi del NEUROSpritz.

Eh si proprio eroi, perchè nonostante le 20 persone al governo della nave, sembrava di essere sulla Costa Crociere. E qui la prima sorpresa... un pubblico preparato, attento, meticoloso, aperto alla novità e a superare l'ostacolo della neuroscienza e dei suoi misteri. Eccoli dunque a scaldarsi con Flaminia al Golden Face, a tentare di superare lo score di 9,2 per vincere la maglietta, un volto armonico secondo la misura aurea spiegata dal numero magico. Entrati nel vortice, Federica ed Ivana ci hanno fatto rivivere il famoso esperimento di Milgram, magistrale esecuzione per dimostrare che una divisa o un camice fanno l'autorità nella quale riponiamo la nostra obbedienza nonostante questa richieda azioni contrarie alla nostra etica.

Il tempo di riflettere su queste verità, che ci siamo ritrovati a guardare stimoli (un'aurora boreale, un pitone, una ragazza in un luogo degradato, ecc.) per carpire tramite IA le emozioni sul nostro volto. Nessuna magia solo Ludovica e Federico a manovrare algoritmi di emotion detection basati su face reading e sulle emozioni di Paul Ekman. Ma anche tanta pazienza per ridurre i BIAS di essere osservati da una telecamera.

Non si torna al 2° piano senza misurare la riserva cognitiva. Angelica, Annamaria, Arianna e Francesca hanno fatto migliaia di domande, riempito fogli excel e fatto medie ponderate per il grande e unico CRIq, simbolo incontrastato del bicchiere (più o meno pieno) che ognuno di noi riempe nella vita per affrontare l'insorgenza di eventuali problemi cognitivi.

Consapevoli della nostra riserva, ci siamo catapultati verso l'ultima sublime prova, la Realtà Virtuale. Grazie ai visori e al progetto NEUROArtifact di Sapienza, Marco e Gaetano hanno deliziato i presenti con la visita virtuale al Museo Etrusco e consentito di scatenare la creatività dipingendo un'opera d'arte (ma senza imbrattare per fortuna il Mercato Centrale).


Alla fine Spritz e Aranciate hanno salvato gli stremati marinai della nave NEUROSpritz, che in questa incantevole cornice del mercato, hanno scritto una pagina memorabile di neuroscienze tra divulgazione ed inclusione.

bottom of page