top of page
Recent Posts

ARTE E CERVELLO

Non lo avevamo mai fatto così. No, non è l’incipit di un racconto erotico a sesso e cervello, non è neanche una intervista sulla teoria di coppia. Al contrario per la prima volta l’abbiamo fatto di mattina, noi che da più di sette anni siamo al Mercato Centrale gli ultimi giovedì del mese a raccontare di neuroscienze; per la prima volta ci siamo ritrovati la mattina, come studenti che vanno al liceo, come studenti che si ritrovano prima di entrare in classe.



Effettivamente, fin dalle prime ore di apertura del Mercato, i nostri studenti, incuriositi dall’opportunità di saltare le lezioni - come confesseranno di lì a poco alla presentatrice Francesca Romana - saranno il vero motore dell’evento finendo a volte con l’eccedere nello slancio fino all’intervento per schiamazzi della sicurezza.


Poteva essere un banco di prova che metteva alla prova il motto della trasversalità generazionale del NEUROSpritz.


E invece ecco quello che non ti aspetti anzi molto di più, ragazzi fantastici che dopo pochi minuti mettono le cose in chiaro, da protagonisti: stimolati dal gioco di apertura sfoderano una grande preparazione: mirabili e rigorose definizioni di arte, colte e profonde, talvolta umili, consapevoli di non essere critici d’arte. I nqursto scenario, gli speaker non potevano che essere di eccezione, per non deludere i 120 ragazzi delle classi dell’Armellini che ha risposto in maniera massiccia alla chiamata del NEUROSpritz dalle coraggiose prof in primis Marzia Gentilini.



E per non deludere é stato calato l’asso, Marco Iosa, con le sue infinite armi scientifiche dall’effetto Michelangelo alla sezione aurea, le scoperte recentissime frutto di studi di tanti anni, che portano le neuroscienze nella riabilitazione potenziata dall’uso dell’arte. Si apprende dunque che malattie come il Parkinson, l’Alzheimer ictus cerebrali possono giovare dell’accostamento dell’arte.

IL FAMOSO SELFIE ALLA FINE DELL'EVENTO

E quale compagno di squadra poteva prendere la palla per dribblare tra gli spettatori se non un pittore, uno di quelli che crea emozioni e atmosfere, Francesco Astiaso Garcia. La sua é una vita dedicata all’arte e alla pittura a diffondere questo mezzo , regalarci opere uniche e fantastiche ha dato la sua testimonianza di come appunto l’arte può essere un mezzo lo strumento, un motivo di vita o un qualcosa che non è solo appannaggio di chi è stato dispensato di una dote e di una qualità che solo il pittore, l’artista, lo scultore sono in grado di utilizzare.

Ma abbiamo dovuto aspettare Massimo D’Angelo e la sua intelligenza artificiale per capire come questa sia alla portata di tutti. L’AI è uno strumento che abilita chi non ha la mano per disegnare o per scolpire, a misurare e anche a stimolare la propria creatività tramite opere digitali, una rottura nei confronti del passato elettrocardiogrammi che diventano fantastiche opere d’arte in mostra al MOMA con una forza espressiva al pari dei grandi maestri.

Opere d’arte per completare la Gioconda accanto al McDonald’s oppure una Notte Stellata con il proprio ritratto. E gli studenti? Qualcuno scettico, qualcuno critico, altri conviti ma sempre con lo spirito critico, autonomo, riflessivo di chi ha costruito un pezzo di questo NEUROspritz memorabile.

Comments


bottom of page